Relazione di Regolarità Edilizia: cosa è e a cosa serve?

Avrete forse sentito nominare la Relazione di Regolarità Edilizia, a volte chiamata anche Relazione Tecnica Integrata. Si tratta di un nuovo documento, da poco apparso nell’elenco delle procedure utili nel settore edile.
Il primo chiarimento è doveroso: non si tratta di un obbligo di legge, ma di una prassi che sta prendendo piede a tutela di professionisti e, soprattutto, cittadini.
Relazione di Regolarità Edilizia: i vantaggi di poter dimostrare la conformità dell’immobile
Dimostrare la regolarità urbanistica e catastale di un immobile è sempre più importante. Per questo sia gli addetti ai lavori sia – di conseguenza – i cittadini sono alla ricerca di mezzi per produrre documenti che possano attestare tale conformità.
Per comprenderne il valore, basti pensare che ormai da diversi anni non è più possibile rogitare, cioè effettuare atti di compravendita, su immobili che non siano regolamentari dal punto di vista catastale.
Infatti, in sede di rogito il notaio provvederà a richiedere alla parte venditrice una dichiarazione formale di corrispondenza tra lo stato di fatto dell’immobile e le schede catastali dello stesso.
Ciò che sulla carta può sembrare semplice, in realtà non lo è sempre. Questo per la difficoltà di reperimento di documentazioni ,spesso vecchie di molti decenni, e per la complessità delle informazioni raccolte che non sempre sono pienamente comprensibili a chi non è del settore.
Insomma, per tornare all’esempio sopra esposto del rogito, è possibile che un venditore si trovi in buona fede a dichiarare la conformità dell’immobile senza avere ben chiaro se ciò che sta dichiarando corrisponda a verità.
Questo porta naturalmente a diversi problemi, tra cui un significativo aumento delle cause civili riguardo false dichiarazioni o vizi delle unità immobiliari oggetto di compravendita.
La R.R.E. è nata dalla prassi degli addetti ai lavori nel settore immobiliare
Di fronte a una legge che da una parte richiede sempre più garanzie riguardo la conformità degli immobili, ma dall’altra non fornisce indicazioni precise, da qualche anno sono stati gli stessi professionisti a dotarsi di un sistema condiviso.
Si tratta, appunto, della Relazione di Regolarità Edilizia, oppure Relazione Tecnica Integrata oppure, ancora seppur in senso lato, Certificato di Stato Legittimo dell’Immobile (quest’ultimo normato nel d.l. 76/2020).
Con la R.R.E. un tecnico abilitato attesta, sotto la sua responsabilità, che un fabbricato gode di piena regolarità urbanistica e catastale. Per poterla redigere, il tecnico dovrà raccogliere i documenti relativi all’immobile oggetto di relazione ed eseguire sopralluoghi, per accertarsi in prima persona della corrispondenza tra lo stato di fatto e i dati in suo possesso.
Gli scogli maggiori nella redazione di Relazione di Regolarità Edilizia possono essere sia di natura burocratica sia di natura pratica.
Da una parte vi può essere la difficoltà a ottenere accesso agli atti, che può richiedere tempi anche molto lunghi, soprattutto nei grandi Comuni e in particolar modo quando si tratta di immobili datati.
Dall’altra c’è naturalmente la presenza di eventuali irregolarità edilizie: è evidente che, per poter rilasciare la Relazione, queste devono essere rimosse o sanate.
Perché richiedere la Relazione di Regolarità Edilizia?
Non essendo un documento necessario per legge, perché impegnarsi a richiedere a un tecnico abilitato la Relazione di Regolarità Edilizia?
La risposta è semplice: per essere assolutamente tranquilli e sicuri riguardo il proprio immobile.
Soprattutto, quando si sta procedendo alla compravendita di un immobile, questa documentazione è una sicurezza non da poco: lo è per l’acquirente, che sa di non dover temere sgradite sorprese una volta concluso il rogito. Ma lo è anche per il venditore, che sarà così tutelato riguardo la veridicità delle dichiarazioni che dovrà rendere, come detto sopra, in sede di rogito.
Cosa contiene una Relazione di Regolarità Edilizia?
Anche in questo caso, non essendo un documento obbligatorio per legge, non vi sono indicazioni univoche riguardo il contenuto della Relazione di Regolarità Edilizia. A fare da guida sono da una parte le indicazioni di legge riguardo gli immobili in generale, dall’altra gli accordi e le procedure messi a punto dai diversi Ordini professionali, oltre che naturalmente il buon senso.
Una R.R.E. conterrà dunque gli estremi per identificare l’immobile, dunque indirizzo e dati catastali.
Inoltre, vi troveremo la conformità catastale e urbanistica, la storia urbanistica dell’immobile e i suoi titoli abitativi, l’indicazione dell’attestato di prestazione energetica e, se disponibili, i certificati di conformità degli impianti.
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