Sonde geotermiche, ora è più semplice fare le procedure per l’installazione?

Le sonde geotermiche, abbinate a una pompa di calore, permettono di climatizzare un ambiente, sia in inverno che in estate, sfruttando la temperatura del suolo in profondità o dell’acqua di falda.
Ma cosa sono le sonde geotermiche e a cosa servono?
Le sonde geotermiche sono tubi di polietilene, dotati di percorsi di andata e ritorno, in cui scorre un fluido vettore (di solito acqua potabile con l’aggiunta di glicole propilenico a uso alimentare). Possono essere chiuse o aperte, a seconda che ci sia o meno scambio con acqua di falda. Ma andiamo con ordine e vediamo le diverse tipologie di sonde geotermiche esistenti e come funzionano.
Sonde geotermiche orizzontali, verticali e a scambio termico
Esistono sonde geotermiche orizzontali, interrate a una profondità di 1 o 1,5 metri, sonde geotermiche verticali, che si innestano nel terreno ad una profondità di 70-120 metri e sonde a scambio termico con acqua di falda.
Il principio di funzionamento è semplice. Le sonde geotermiche abbinate alla pompa di calore durante l’inverno prelevano calore dalla profondità del terreno e lo trasferiscono all’abitazione e d’estate, al contrario, prelevano calore dall’abitazione e lo convogliano nel terreno.
Le orizzontali sono efficaci in particolare in climi temperati perché la vicinanza alla superfice le rende sensibili alle escursioni di temperatura, mentre le verticali non hanno questo problema.
Le sonde che fanno parte di sistemi che prevedono lo scambio con acqua di falda sono soluzioni più complesse che richiedono pozzi di captazione e soprattutto concessioni per sfruttare l’acqua di falda. Quest’ultima classe rappresenta appunto una categoria a parte rispetto a quello che può essere l’utilizzo privato.
Oggi l’istallazione è più semplice rispetto al passato?
Non tutti i terreni sono adatti all’istallazione di sonde geotermiche. Perché il sistema funzioni, la temperatura del fluido che scorre nelle sonde deve essere più bassa di quella del terreno circostante, in modo da innescare lo scambio alla base del funzionamento di questi dispositivi.
Per valutare questa condizione occorre realizzare pozzi pilota per indagare la natura del terreno, fare prove di scambio termico e stendere una relazione geologica.
Permessi necessari
Immaginiamo che, dopo queste ricerche preliminari, si scopra che le condizioni sono favorevoli. Sono necessari permessi particolari per l’istallazione delle sonde geotermiche e la realizzazione dell’impianto geotermico?
Dipende dalla potenza dell’impianto.
Per incentivare la realizzazione di impianti geotermici, scelta green in quanto sfrutta un’energia rinnovabile, il Ministero per la Transizione Ecologica (MITE), lo scorso 30 settembre 2022, ha emesso un decreto che dà indicazioni univoche per tutte le regioni, chiarisce e semplifica le regole per l’istallazione delle sonde e degli impianti.
L’installazione di un sistema geotermico cade sotto intervento in edilizia libera, se:
- le sonde sono a circuito chiuso (non c’è scambio con acqua di falda);
- non superano i due metri di profondità, se orizzontali, e gli 80, metri se verticali;
- la potenza non supera i 50Kw.
Se invece la potenza dell’impianto raggiunge i 100 Kw e le sonde una profondità fino a 170 metri è possibile accedere alla proceduta abilitativa semplificata.
Indicazioni aggiuntive per l’istallazione
Il decreto sopra menzionato prescrive che il fluido vettore sia a basso impatto ambientale e prevede la trascrizione degli impianti in appositi registri telematici.
Inoltre, vincola la realizzazione alle caratteristiche del suolo, verificate tramite un test di risposta termica o attraverso una campagna di indagini di caratterizzazione.
Nel caso di impianti sotto i 50Kw le informazioni possono essere desunte da atti esistenti. Nel caso di impianti con potenza superiore deve essere predisposta una relazione ad hoc, da inviare ai registri telematici. Gli istallatori devono naturalmente essere qualificati per tali interventi.
Dall’autunno del 2022 l’istallazione di sonde geotermiche è più semplice e più conveniente, ma naturalmente è sempre necessario affidarsi a esperti in grado di valutare la potenza necessaria all’impianto e la proceduta corretta per la sua installazione.
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