Superbonus 2023: cosa cambia

Cosa cambia per quanto riguarda il Superbonus nel 2023? Quali sono le agevolazioni disponibili per chi ristruttura casa?
Mettiamo ordine tra scadenze, requisiti e interventi ammessi alla luce delle modifiche intervenute nell’assegnazione dell’agevolazione per chi ristruttura casa.
L’approvazione della Legge di Bilancio 2023 e del Decreto Aiuti Quater ha introdotto alcune significative modifiche nelle agevolazioni previste nel settore edilizio. Una delle più rilevanti riguarda proprio la modifica del Superbonus 110%, che qui chiameremo Superbonus 2023, perchè la percentuale di agevolazione che lo caratterizzava è cambiata.
Superbonus 2023: novità per abitazioni unifamiliari
La revisione del bonus è stata significativa e ha riguardato sia le percentuali di agevolazione che i destinatari.
Per le abitazioni unifamiliari, il Superbonus 2023 prevede un’agevolazione del 90% (in luogo del 110%) per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023.
I requisiti degli interventi agevolabili rimangono gli stessi: devono esservi interventi trainanti a cui possono essere agganciati interventi trainati, cambia invece la platea dei destinatari.
Possono accedere al Superbonus 2023 coloro che possiedono un diritto di proprietà sull’unità oggetto dell’intervento (proprietari, usufruttuari sì, affittuari no) e che abbiano un reddito di riferimento non superiore a 15mila euro.
Quoziente familiare, come calcolarlo?
Questo dato va calcolato facendo ricorso al quoziente familiare, vediamo come.
Si somma il reddito complessivo dei componenti del nucleo familiare e si divide per 1 se la famiglia è composta da una sola unità, per 2 se composta da 2 unità.
A questi valori (1 e 2) si aggiunge 0,5 per un famigliare a carico, 1 per due famigliari a carico, 2 per 3 o più famigliari a carico.
In sintesi: per un nucleo familiare composto da due persone, il limite del reddito complessivo è 30mila (30.000/2= 15.000). Per una famiglia con due adulti e un figlio a carico la soglia di reddito è 37.500 euro (37.550/2.5 =15.000). Per una famiglia con due adulti e due figli a carico la soglia di reddito è 45.000 euro (45.000/3 = 15.000).
Deve poi essere rispettato un ultimo requisito: l’immobile oggetto dell’intervento deve essere l’abitazione principale del soggetto richiedente.
Queste indicazioni riguardano le nuove richieste di agevolazioni.
Il Superbonus 110% spetta invece per le spese sostenute fino al 31 marzo 2023 da parte di quanti avevano già richiesto il bonus lo scorso anno, a condizione però che entro il 30 settembre del 2022 sia stato eseguito il 30% dei lavori previsti.
La certificazione dell’esecuzione di almeno il 30% dei lavori previsti deve essere sottoscritta dal direttore lavori e adeguatamente comprovata da documentazione idonea e probatoria (fatture, bonifici e altro).
Superbonus 2023: novità per i condomini
Per i condomini il Superbonus 2023 scenderà al 90% delle spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, a meno che l’assemblea abbia deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la CILA sia stata presentata entro il 31 dicembre 2022. Oppure abbia deliberato i lavori tra il 19 e il 24 novembre e la CILA sia stata presentata entro il 25 novembre. O, ancora, sia stata presentata una richiesta di demolizione e ricostruzione entro il 31 dicembre 2022.
Per i condomini si conoscono già le aliquote dei Superbonus dei prossimi anni che scenderanno al 70%, per le spese dell’anno 2024, e al 65%, per quelle sostenute nel 2025.
Sconto in fattura e cessione del credito
Confermata la possibilità di far valere la propria agevolazione anche con sconto in fattura o con la cessione del credito. Sono ammesse fino a 5 cessioni del credito, una in più di quelle previste negli ultimi mesi del 2022.
In sintesi, dopo la prima cessione del credito sarà possibile effettuare altri tre passaggi. Per esempio il privato cede all’assicurazione, che cede alla banca, che può cedere ai propri clienti con partita Iva che non potranno effettuare alcuna cessione, ma dovranno farselo rimborsare dal fisco nei tempi previsti (10 anni).
Superbonus 2023 al 110%, ecco a chi spetta
Oltre alle eccezioni indicate nei paragrafi precedenti, per alcune categorie il Superbonus 110% è prorogato fino al 2025. Si tratta di edifici in zone sismiche o appartenenti a Onlus ed associazioni iscritte nel registro del terzo settore che svolgono attività sanitarie e assistenziali.
Oltre al Superbonus 2023, vi sono altre agevolazioni possibili:
- bonus ristrutturazione al 50%, per gli interventi di ristrutturazione straordinaria fino a 96 mila euro di spesa;
- il bonus mobili, spesa massima 8.000 euro;
- il bonus abbattimento barriere architettoniche prorogato fino a dicembre 2025, che prevede un’agevolazione fino al 75% delle spese sostenute per impianti di automazione (ascensori) e interventi di rimozione ostacoli;
- l’ecobonus per l’efficientamento energetico degli edifici (50 o 65%)
- il sisma bonus.
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